Esiste la felicità?

frase-buongiorno-Per capire se la felicità esiste dobbiamo prima cercare di comprendere che cos’è, come si può individuare ed identificare.

Per definizione la felicità è uno stato d’animo, un’ emozione positiva che deriva dalla sensazione (o dalla condizione) di vedere realizzati tutti i propri desideri, la soddisfazione totale dei propri fabbisogni; è una sorta di stato di benessere contemporaneo di corpo e anima. Viene generata biologicamente da una reazione chimica e elettrica, e si manifesta nella nostra psiche come un senso di appagamento che ci fa sentire più ottimisti, fiduciosi e ben disposti verso noi stessi, verso gli altri e verso la vita in genere. Il fattore scatenante è, come possiamo ben intuire, molto soggettivo ed influenzato inoltre dalla cultura e dal contesto ambientale e sociale in cui si vive.

Ma allora…esiste?

Se siamo riusciti a darne una definizione più o meno precisa e ad elencarne alcune caratteristiche…allora possiamo affermare che sì, la felicità esiste! Anche se probabilmente non del tutto compresa o comprensibile, ma esiste.
Il problema a questo punto è come individuarla, come viverla quando la incontriamo, e soprattutto come fare per procurarcela quando non ne siamo forniti.

Come individuarla.

Per individuarla, capire dov’è e da cosa nasce, basta osservare il mondo, la vita e le altre persone. La sua manifestazione più pura e assoluta, perché sincera e priva di sovrastrutture, si ha attraverso i bambini…un bambino felice è uno spettacolo meraviglioso, che ha pochi eguali, ed è piacevolmente contagioso. Coinvolgente può essere il tripudio di un atleta o di uno sportivo che raggiunge il grande risultato da sempre sognato e per cui lavora da anni. La soddisfazione di aver superato un esame, lo stupore che ci offrono le meraviglie della natura, raggiungere uno stato di serenità quotidiana nella propria vita, vivere una grande ed appagante storia d’amore…questi sono solo alcuni esempi dell’ampia gamma di varietà con cui si palesa la felicità, tanto vasta da contenere sia gli aspetti più spirituali, profondi e complessi, sia l’estrema semplicità dell’ormai proverbiale bicchiere di vino con un panino.

Come viverla.

Per assaporare al meglio la felicità basta viverla appieno quando ci si presenta, senza pensare ai ricordi brutti del passato, o inseguire nuovi sogni futuri che non fanno altro che distoglierci dal godere di quello che stiamo vivendo nel presente. Tanto effimera è la gioia quanto sarebbe stupido sprecarne anche un solo attimo senza averne tratto beneficio sino in fondo. A volte siamo felici ma non ce ne accorgiamo, perché non abbiamo neanche il tempo per riflettere e rendercene conto.

Come procurarcela.

Siamo sempre in cerca della felicità, e se esistesse una ricetta per procurarsela ne saremmo ben…felici!

Di sicuro può aiutare essere ben disposti come stato d’animo (o sforzarci di esserlo) e come atteggiamento, oppure porsi dei traguardi da conquistare, per poi gioire al loro conseguimento.
Ma il modo più semplice e meno faticoso per procurarsi felicità è quello di donarne agli altri! Perché così facendo ci si può nutrire di riflesso della positività che si sprigiona.

L’espressione esultante, disarmante e sincera di un bambino che abbiamo reso felice con poco…la gioia orgogliosa e commossa di un anziano a cui abbiamo donato anche solo un semplice ed inaspettato gesto d’affetto, sono il risultato di piccole azioni che non ci costano nulla, ma che ci ricompensano enormemente, migliorando il nostro stato d’animo interiore e rendendoci predisposti alla vera felicità.

Se è vero che la felicità esiste quindi, a noi non resta che imparare a riconoscerla e a donarla o condividerla, e ritagliarci lo spazio di tempo necessario per viverla ed assaporarla.

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