Rifarsi il seno cosa bisogna sapere

Sempre più donne si dichiarano insoddisfatte della grandezza o della forma del loro seno. Oggi esiste uno strumento alla portata (quasi) di tutte per poter soddisfare il desiderio di avere un seno più tonico, prosperoso o abbondante: la chirurgica estetica. La mastoplastica additiva, questo il nome del procedimento chirurgico per mezzo del quale si interviene sul seno con l’obbiettivo di ingrandirlo, è ormai ufficialmente sdoganato in tutto l’Occidente. Sempre più donne negli ultimi anni vi fanno ricorso: tuttavia, come ci spiegano i medici sspecialisti in chirurgia plastica ed estetica dello studio romano Fuhr, spesso non ci si informa abbastanza su tutte le cose da sapere prima di ricorrere ad un intervento di ingrandimento del seno. Molte donne non si rendono conto che questo è un intervento chirurgico come ogni altro e che prima di affrontarlo bisogna valutare alcune considerazioni. Solo dopo aver riflettuto attentamente si potrà procedere: ecco alcuni elementi da prendere in considerazione prima dell’operazione.

I consigli: cosa valutare prima dell’intervento

  1. Si dovranno sostenere altri interventi. Proprio così, il primo intervento al seno non è l’ultimo: il 25% delle donne necessita di fare un secondo intervento entro circa dieci anni. Il motivo è semplice: non si tratta di una controindicazione, ma semplicemente gli impianti non durano per sempre. La protesi potrebbe deformarsi. Ovviamente oggi con l’uso di protesi di ultima generazione il rischio si riduce, tuttavia se si sceglie di farsi operare, bisogna tenere in conto che probabilmente questa non sarà l’unica operazione chirurgica alla quale ci si sottoporrà.
  2. Non tutti i chirurghi sono uguali. Fatti sempre mostrare delle foto di operazioni già svolte e guarda i risultati prima di scegliere il dottore.
  3. Esistono diverse tipologie di protesi: quelle in silicone e quelle con soluzione salina. La scelta dipende dall’effetto che si vuole ottenere.
  4. Il seno rifatto è diverso al tocco rispetto a quello naturale. Alla vista, se il chirurgo fa un buon lavoro, il seno rifatto sembra praticamente indistinguibile da quello naturale. Tuttavia al tocco la sensazione è diversa.
  5. Non si possono pretendere miracoli. Non si può pretendere di passare da una prima o seconda ad una quinta. Un chirurgo serio guida la paziente attraverso obbiettivi realistici, e sceglierà con lei la grandezza e la forma del seno più adatto rispetto al suo fisico.
  6. L’intervento potrebbe impattare sulla possibilità di allattare. Questo però dipende dal modo in cui viene inserita la protesi: parla di questo con il chirurgo.
  7. Non tutte possono affrontare l’intervento. Chi ha avuto il cancro al seno o storie in famiglia di cancro al seno, fuma ed è obesa potrebbe non essere la paziente ideale.
  8. I costi non sono scarsi. Farsi operare per aumentare il seno costa: fino a 6mila euro e oltre, anche se oggi ci sono molte cliniche dove ci si può operare con meno. Il prezzo varia a seconda della regione, della clinica, del nome del medico e non include il costo dell’operazione, delle protesi e anche delle cure successive nonché della permanenza in ospedale, dell’anestesia e via dicendo.
  9. Dopo l’operazione si perdono dei giorni di lavoro. Bisogna indossare un reggiseno correttivo che sostiene e protegge il seno, ed inoltre da 5 a 7 giorni di riposo sono obbligatori. Per un breve periodo di tempo non si deve guidare e non si devono fare determinate attività sportive o sollevare pesi.
  10. L’operazione al seno può avere degli effetti sullo screening del cancro al seno: parla anche di questo con il chirurgo, anche se in genere se l’impianto è sotto-muscolare (che permette una resa anche molto più realistica) non ci dovrebbero essere problemi.