La sicurezza degli impianti domestici in casa

Pensare alla sicurezza degli impianti domestici in casa vuol dire prestare la dovuta attenzione al corretto funzionamento degli impianti elettrici, da cui – peraltro – deriva anche il nostro comfort abitativo. Tali impianti si caratterizzano per una complessità che spesso sottovalutiamo, e che è dovuta al numero di elementi che li compongono; essi, inoltre, possono risultare molto pericolosi nel caso in cui la loro manutenzione e il loro utilizzo non siano appropriati. Anche per questo motivo è consigliabile rinunciare al fai da te e affidarsi a esperti del settore per qualsiasi tipo di intervento, sia che si tratti di installazioni, sia che si tratti di altre operazioni.

Il riferimento normativo in materia deve essere individuato nella norma CEI 64 – 8 indicata dal Comitato Elettrotecnico italiano, con la relativa variante V3: la prima è entrata in vigore nel marzo del 1993, mentre la seconda è stata integrata nel settembre del 2011. Non bisogna dimenticare che gli impianti possono essere eseguiti unicamente da imprese che sono registrate presso la Camera di Commercio; e solo personale abilitato può effettuare successive modifiche, a prescindere dalla loro entità. La certificazione dell’affidabilità di un circuito viene garantita dalla Dichiarazione di conformità del lavoro eseguito, che deve essere rilasciata dalla ditta esecutrice alla conclusione dei lavori.

Chi vuol essere certo di vivere in una casa sicura può decidere di optare per gli interruttori magnetotermici, che sono dispositivi di protezione attraverso i quali gli impianti vengono privati della tensione in maniera automatica nel momento in cui viene rilevata una corrente molto più alta rispetto a quella nominale, e cioè nel caso di un corto circuito, o di poco più alta rispetto a quella nominale, e cioè nel caso di un sovraccarico, per un periodo di tempo così lungo da poter causare un surriscaldamento dei conduttori elettrici. La potenza contrattuale impegnata che negli impianti nuovi viene messa a disposizione dei privati è diversificata in funzione delle superfici delle abitazioni: per le case con metratura inferiore a 75 metri quadri, per esempio, il valore minimo è di 3 kW, mentre oltre i 75 metri quadri non si può scendere sotto i 6 kW. Gli impianti elettrici sono predisposti per supportare tali quantità anche se esse non vengono effettivamente sfruttate fino in fondo.

Per le verifiche degli impianti elettrici, ci si può rivolgere ad un’azienda come Servizi Isacchi, che rappresenta un punto di riferimento nel settore grazie alla professionalità che contraddistingue il suo modus operandi.