La Cessione del quinto spiegata ai pensionati Inps

Accade molto spesso, abbiamo bisogno di soldi e in poco tempo. Una situazione comune, che riguarda tutti, anche chi ormai è uscito dal mondo del lavoro e cioè i pensionati. Spese impreviste, necessità impellenti: non ci sono limiti alle urgenze o al destino. Ecco perché esistono degli istituti che configurano una soluzione immediata e tutto sommato semplice alla quale ricorrere in situazioni simili, come la cessione del quinto per pensionati Inps. Come funziona? E’ direttamente l’Inps che accoglie la richiesta della persona relativa alla comunicazione di cedibilità della pensione, quest’ultima va ad indicare nel dettaglio quale sia la cifra massima della rata del prestito che si va a concedere. Un documento che deve poi essere recapitato a una banca oppure alla società finanziaria che si sceglie per fare la richiesta di prestito. Ma se il pensionato decide di orientare la sua scelta verso un istituto che sia convenzionato con l’Inps, quella comunicazione di cedibilità della pensione viene predisposta dallo stesso istituto che a quel punto si fa carico di inviarla direttamente all’Inps.

Il motivo che spinge una persona a rivolgersi a questa tipologia di finanziamento? Non è rilevante ai fini della concessione del prestito, anche perché le necessità delle persone sono soggettive e proprio per questo sono tutte ugualmente importanti. Ma in merito al ‘fattore tempo’ è sicuramente interessante sapere che ormai è possibile richiedere la cessione del quinto per pensionati Inps anche online. Cosa implica? Che dal computer di casa e con qualche intuitivo clic si possono reperire tutte quelle informazioni che sono necessarie a orientarsi nel linguaggio della burocrazia, tra i vari servizi e fino ad arrivare alle istruzioni per inviare la richiesta al giusto ufficio. Ecco quindi un modo davvero intelligente di accorciare i tempi, un taglio netto che permette di affinare i nostri progetti e inserirli in un ipotetico calendario. Per quel che concerne il capitolo dei tassi di interesse, questi verranno chiaramente individuati nella convenzione e potranno essere diversi a seconda dell’istituto che va a sottoscrivere il contratto.

E la durata del prestito? Si tratta di una stima legata a doppio filo a quella che è la somma di denaro che si vuole andare a chiedere, con un limite massimo che non può superare i dieci anni. C’è però una curiosità che supera di gran lunga tutte le altre, in casi come questo. Ed è quella che riguarda il calcolo dell’importo cedibile, il quale viene effettuato al netto di trattenute fiscali e previdenziali, con la tutela del trattamento minimo stabilito dalla legge per l’Assicurazione generale obbligatoria, per evitare che venga intaccata quella che è la soglia minima garantita per legge. Se infine siamo di fronte al caso di una titolarità di più pensioni cedibili, allora il calcolo si fa considerando la somma di queste ultime. Per assicurarsi nel futuro che non ci siano possibili rivalse sugli eredi è importante essere a conoscenza del fatto che è obbligatoria la sottoscrizione di una assicurazione a copertura del prestito. Il costo? Varia a seconda di quella che è l’età del pensionato richiedente: più sarà alta, maggiore sarà allora anche il costo dell’assicurazione a copertura.